Pensioni: parte extra gettito IVA sia usato per aumento pensioni agli invalidi civili

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di Francesco Alberto Comellini

Pur immaginando le difficoltà con cui si misura il governo di Giorgia Meloni per comporre la prossima manovra economica, mi permetto di rivolgere al Presidente del Consiglio dei Ministri un appello in favore di chi, invalido civile, percepisce una pensione media di appena 313 euro al mese.

Chiedo quindi se sia possibile valutare l’impiego dell’extra gettito derivante dall’Iva sui carburanti e più in generale dagli effetti positivi sul gettito IVA derivanti dall’inflazione, destinando parte di queste risorse all’aumento graduale degli assegni mensili d’invalidità, i cui importi oggi non consentono a coloro che hanno capacità lavorative ridotte, o non possono lavorare, di vivere con dignità.

Come noto è l’IVA, che si calcola sul costo del carburante alla pompa dopo avervi aggiunto anche le accise in misura fissa (0,728 Euro al litro), a produrre l’extra gettito all’aumentare del prezzo finale di vendita fermi restando i volumi dei consumi.

Nelle more di una riforma della tassazione dei prodotti energetici che potrebbe anche essere il veicolo per eliminare finalmente l’odiosa IVA sulle accise, “la tassa sulla tassa”, che poi è una delle battaglie storiche di Fratelli d’Italia, parte di questo tesoretto IVA potrebbe, oltre a sostenere le politiche sociali in funzione anti inflazione e quindi una sorta di restituzione alle famiglie con reddito ISEE basso, essere destinata ad incrementare con gradualità le pensioni di invalidità, anch’esse in rapporto all’ISEE del percettore.

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