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L’amputazione può essere causata da varie patologie o traumi, ma grazie ai progressi della medicina, oggi le protesi per gli amputati sono sempre più avanzate e personalizzate, aiutando le persone a riprendere una vita normale.
Una delle principali novità nella protesica per amputati è l’uso di tecnologie di stampa 3D.
Grazie a questa tecnologia, è possibile creare protesi su misura in modo rapido ed efficiente. Le protesi stampate in 3D possono essere personalizzate per soddisfare le esigenze individuali di ogni paziente, sia in termini di estetica che di funzionalità.
Oltre alle protesi tradizionali, che mirano a ripristinare la funzionalità dell’arto, ci sono anche le nuovissime protesi bioniche, che utilizzano sensori elettronici per riprodurre il movimento dell’arto mancante. Queste protesi bioniche possono essere controllate dal paziente attraverso i movimenti dei muscoli rimanenti o attraverso sensori che rilevano i movimenti dei muscoli.
Altri sviluppi includono protesi con funzionalità di realtà aumentata, che possono fornire al paziente una maggiore consapevolezza del proprio ambiente circostante, e protesi con funzionalità di auto-regolazione, che si adattano automaticamente alle diverse attività svolte dal paziente.
Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2021 in Italia ci sono stati circa 20.000 amputati.
Tra le cause di amputazione più comuni ci sono le malattie vascolari, i traumi e le neoplasie. Inoltre, il 70% degli amputati sono uomini e il 30% donne.
Gli amputati più numerosi sono quelli con amputazioni agli arti inferiori (circa il 70%), seguiti da quelli con amputazioni agli arti superiori (circa il 20%) e quelli con amputazioni multiple (circa il 10%).
La protesica per amputati è un campo in continua evoluzione, grazie ai progressi della tecnologia e della medicina.
Grazie alle nuove frontiere della protesica, gli amputati possono oggi beneficiare di soluzioni sempre più personalizzate e funzionali, che consentono loro di migliorare la loro qualità di vita e riprendere una vita normale.