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Incontro organizzato dalle associazioni Osperdi (Osservatorio Permanente sulla Disabilità) e METAM
Si è svolto lunedì 11 marzo u.s., nella Sala della Regina della Camera dei deputati un convegno dal titolo “Art. 649, comma 1 C.P. Criticità e pregi: dal giudizio della Consulta all’attualità della norma tra diritto di tutela delle vittime di abusi e garanzie per l’unità del nucleo familiare”; organizzato dall’ associazione Osperdi (Osservatorio Permanente sulla Disabilità), diretto dall’ avvocato Domenica Leone e da METAM, rappresentata dal suo presidente l’on. Massimiliano De Toma che hanno portato i loro saluti istituzionali.
Tanti gli spunti offerti dai vari relatori, tra cui Sandro Raimondi procuratore di Trento, padre Luigi Sabbarese, Antonio Felice Uricchio, presidente di Anvur, gli avvocati Mobrici ed Angeletti e il prof. Fabrizio Politi dell’Università dell’Aquila; relatori dai cui interventi è emersa “la volontà chiara di poter ragionare assieme per un rinnovamento di questo articolo che sicuramente va adattato ai tempi che corrono” come si legge in una nota. Questo anche il messaggio lanciato dal capogruppo di FdI alla Camera Foti, ripreso dai colleghi di partito Lancellotta e Dondi. Sulla stessa linea il sottosegretario Albano e il viceministro Sisto, che hanno toccato inoltre il tema della violenza economica e sottolineato la volontà del Governo di intervenire anche su questo aspetto, come già è stato fatto con il ddl Roccella, voluto fortemente dal Presidente Meloni, che ha messo a sistema una serie di provvedimenti che guardano con favore al sostegno delle donne in difficoltà.
Nel merito, come ha segnalato Francesco Alberto Comellini, componente del Comitato scientifico dell’Osperdi, che ha coordinato i lavori: “Con la pronuncia n.223/2015 della Corte costituzionale si è riconosciuta la sostanziale natura anacronistica del comma 1 dell’articolo 649 c.p., che tuttavia aveva la sua giustificazione in un assetto delle relazioni familiari oramai superato, sollecitando così l’esigenza di rimodellare la normativa in materia. Tale compito innovatore non spetta al Giudice costituzionale ma al prudente e discrezionale apprezzamento del legislatore, tanto più alla luce di una costante e pressante attualità segnata da fatti di violenza familiare e di genere anche di natura economica, verso minori, donne, persone con disabilità e anziani non autosufficienti, verificando quale tra le molteplici soluzioni “costituzionalmente compatibili”, sia quella oggi preferibile”.
Il confronto tra gli autorevoli esperti del diritto civile, penale, tributario, familiare, costituzionale e i rappresentanti delle Istituzioni, ha fornito elementi di visione comune da angolazioni differenti, che hanno arricchito il dibattito e sollecitato l’attenzione delle parti politiche sulla necessità concreta di un rafforzamento della sicurezza dei soggetti più deboli del nucleo familiare, anche alla luce del mutamento concettuale del perimetro della famiglia intervenuto nel tempo.
Nel corso dell’importante iniziativa è stato svelato un quadro dedicato al convegno dall’artista Gianni Moramarco e si è tenuta l’esibizione della violinista Martina Cicció che ha fuso per l’occasione due brani dall’alto valore simbolico, il tema di Schindler’s List a testimonianza della lista di coloro che sono scampati al massacro della follia antisemita, e della lista delle vittimi di femminicidio che non sono scampate alla violenza. Martina ha accompagnato con la sua musica un video dell’Accademia Nazionale di Danza. Alla manifestazione è intervenuta anche la giornalista di ‘Chi l’ha visto?‘ Federica Sciarelli che ha raccontato il suo grande coinvolgimento con la tematica frutto anche dell’esperienza maturata per via della sua professione.
Francesco Ruggieri