Disabilità: OSPERDI, bene approvazione ultimo decreto, ma vigileremo attentamente sulla sua attuazione affinchè il “cuore della riforma” non smetta di battere.

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Leggiamo le dichiarazioni della Ministra delle disabilità Alessandra Locatelli in merito all’ultimo decreto attuativo della legge delega sulle disabilità, approvato lo scorso 15 aprile in via definitiva dal Consiglio dei Ministri. Bene i principi del decreto perché i fondamentali diritti tutelati sono inalienabili e sacrosanti ma, come Osservatorio Permanente sulla Disabilità, non possiamo non rammentare che ci eravamo già espressi nel corso delle audizioni in Parlamento sullo schema di decreto, formulando numerosi rilievi sulle norme proposte che, ove non corrette, rischiano di rendere inesigibili i diritti e lo snellimento delle procedure in favore delle persone con disabilità, fermando per sempre il “cuore della riforma “, come definisce questo decreto la Ministra, cosa questa che le persone con disabilità non sono più disposte a consentire. Rinviamo pertanto ogni puntuale commento, non appena avremo contezza del testo che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con il fine di garantire una maggiore ed effettiva consapevolezza e tutela dei diritti di quei 7,5 milioni di cittadini ed elettori con disabilità a cui devono sommarsi i loro nuclei familiari e le reti amicali che con loro convivono o si relazionano. Il problema a nostro avviso, determinazione o meno del ministro Locatelli a “non fermarsi” e andare avanti come precisa nella Sua nota ufficiale, sta nella realizzazione e messa a terra di norme funzionali e nell’interesse dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie piuttosto che, come sembra sia sino ad ora avvenuto, nella produzione di annunci “propagandistici” che presentano già sulla carta numerose criticità di attuazione e che, visto il periodo, rischiano di trasformarsi oggi in meri annunci elettorali. Ciò che questo Osservatorio OSPERDI teme, soprattutto in relazione al testo approvato e che vedrà la sua attivazione solo nel 2025, è un pericoloso arretramento dei diritti delle persone con disabilità anche sulla base di una scelta delle 9 province (su 110 fonte Istat) nelle quali attivare la sperimentazione che rischia di essere penalizzata sul piano della parità sostanziale tra Cittadini in condizione di disabilità. Per questo rivolgiamo alla Premier Giorgia Meloni l’appello affinché attui un sempre più necessario e sostanziale presidio dei temi delle disabilità, anche attraverso cambio di passo nella governance del Ministero, per valorizzare il fondamentale confronto aperto e sereno con tutti gli stakeholder di riferimento delle persone con disabilità, non solo con alcuni come avvenuto, sia nelle fasi propedeutiche di redazione delle norme che nelle successive fasi di analisi e approvazione, ciò anche per evitare che “i temi delle disabilità” divengano, così come lo sono divenuti, oggetto di pericolosa speculazione di parte, anche in ambito elettorale. Infine giova ricordare, ancora una volta, che i temi delle disabilità sono profondamente trasversali ad ogni ambito civile, militare, produttivo ed economico ma anche religioso e non hanno e non devono avere colore politico né preferire una fede religiosa piuttosto che un’altra, tanto più in questo delicatissimo momento dove sembra rinascere un pericoloso moto antisemita.

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