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Oggi, 3 dicembre, si celebra la giornata internazionale delle persone con disabilità. La giornata è stata proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 1981 al fine di sollevare il dibattito sui problemi connessi alle disabilità. Il fine ultimo è quello di garantire loro la dignità e il benessere nel rispetto dei diritti fondamentali della Costituzione.
Più nello specifico la giornata verte sul contrasto delle discriminazioni di ogni genere e sull’inclusione sociale, soprattutto per quanto riguarda la sfera dell’istruzione, secondo uno degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite:
“Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti: eliminare entro il 2030 le disparità di genere nell’istruzione e garantire un accesso equo a tutti, tra cui le persone con disabilità.”
I dati del MIUR, rispetto all’anno 2021, riportano un numero di alunni con disabilità pari a 304.016 (il 3,6% rispetto al numero complessivo degli alunni).
Dei 304.016 alunni affetti da disabilità, il 69,5% presenta una disabilità intellettiva, il 2,8% una disabilità motoria, l’1,3% presenta una disabilità visiva, l’1,9% una disabilità uditiva e il 24,5% ha un altro tipo di disabilità.
Considerando quindi che circa tre alunni su cento presentano una disabilità, nella sue varie sfaccettature, sarebbe opportuno concentrare l’attenzione sulle esigenze di ciascuno studente prima, e sul metodo meramente didattico poi. Andare incontro a sempre più una personalizzazione dell’esperienza di apprendimento al fine di non emarginare, o far sentire emarginata, una persona affetta da disabilità.
L’ inclusione non si ferma all’interno delle quattro mura scolastiche, ma varca i confini delle aule per arrivare dritto nella sfera sociale, e quindi nella vita di tutti i giorni. La giornata mondiale delle persone con disabilità ha l’obiettivo di sensibilizzare tutti, anche chi non ha a che fare direttamente con questa realtà, per contribuire a una prospettiva, morale e sociale, sempre più inclusiva.