|
L’intelligenza artificiale (IA) è una delle tecnologie più rivoluzionarie dei nostri tempi. Capace di trasformare profondamente la società, sta cambiando il nostro modo di vivere, lavorare e comunicare. Da un lato, l’IA offre enormi opportunità: può migliorare la sanità, rendere più accessibile l’istruzione, ottimizzare processi finanziari e innovare la pubblica amministrazione. Dall’altro, ci sono rischi concreti, come i pregiudizi nei dati, le minacce alla privacy e il pericolo di lasciare indietro chi non ha accesso a queste tecnologie.
In Europa, l’IA Act è il cuore della strategia per regolare questa tecnologia in modo sicuro. Classifica i sistemi IA in base al rischio, vieta quelli che mettono a repentaglio i diritti fondamentali, come il riconoscimento facciale in tempo reale, e impone regole stringenti per altri. Anche l’Italia si sta muovendo in questa direzione con la sua Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, che punta a potenziare le competenze digitali e supportare le piccole e medie imprese nell’adozione dell’IA.
Al Senato, è in discussione un disegno di legge delega che punta a integrare l’innovazione tecnologica con principi etici e sociali. Tra gli obiettivi: stimolare la ricerca, sviluppare competenze e regolamentare l’uso dell’IA nei settori chiave.
Gli strumenti dell’IA: utilità, sfide e applicazioni
I progressi dell’IA hanno portato alla creazione di strumenti innovativi che stanno cambiando il nostro rapporto con la tecnologia. Ad esempio, ChatGPT è un modello in grado di generare e comprendere testi in modo avanzato. Questo lo rende ideale per attività come scrivere documenti, rispondere a email o offrire supporto amministrativo. Tuttavia, ChatGPT ha dei limiti: non può cogliere le emozioni umane e spesso la sua efficacia dipende dalla precisione delle informazioni ricevute.
Un altro esempio è Claude, pensato per garantire sicurezza ed efficienza nell’elaborazione di grandi volumi di dati. È perfetto per creare report, analizzare testi complessi e progettare dashboard, anche se a volte risulta meno versatile rispetto ad altri modelli per compiti molto specifici.
Per la creazione visiva, strumenti come Midjourney stanno rivoluzionando il design. Midjourney trasforma semplici descrizioni testuali in immagini straordinarie, rendendolo uno strumento indispensabile per la pubblicità e l’arte digitale. Tuttavia, richiede una certa pratica per sfruttare al meglio le sue funzionalità tecniche.
Nel campo dei video, Synthesia consente di creare contenuti multimediali professionali a partire da un semplice testo, eliminando la necessità di attrezzature avanzate. Questo lo rende ideale per la formazione aziendale e la comunicazione interna, pur con alcune limitazioni rispetto a una produzione tradizionale.
Infine, Microsoft 365 Copilot è un assistente digitale integrato nelle app come Word, Excel e Outlook. Aiuta a scrivere, analizzare dati e gestire email, migliorando la produttività. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla lingua e dall’affidabilità tecnica delle versioni più recenti.
Una prospettiva per il futuro
L’Italia ha l’opportunità di diventare protagonista nel mondo dell’IA, ma per farlo deve investire in formazione, infrastrutture e regolamentazione. È cruciale adottare tecnologie in modo etico e consapevole, favorendo un’innovazione che sia inclusiva e sostenibile. Solo così sarà possibile sfruttare al massimo il potenziale dell’IA, mantenendo un equilibrio tra progresso e tutela dei diritti fondamentali.
L’intelligenza artificiale al centro del dibattito a Modena
Un’occasione per approfondire il tema sarà il convegno del 25 novembre 2024 al Teatro della Fondazione San Carlo di Modena, dal titolo “Intelligenza artificiale: un ausilio per le scienze sanitarie, la bio-ingegneria e le tecniche giuridiche – prospettive ed opportunità per l’alta formazione”. L’evento, che coinvolgerà esperti di alto livello, esplorerà le potenzialità e le sfide dell’IA in settori fondamentali per il progresso scientifico e sociale.
Apriranno i lavori i saluti del Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Porro, seguiti dagli interventi di esperti e istituzioni. L’On. Daniela Dondi parlerà delle opportunità e dei rischi legati all’attuazione dell’IA Act, mentre Antonio Felice Uricchio, Presidente dell’ANVUR, affronterà il ruolo dell’IA nell’alta formazione.
Il Prof. Avv. Ugo Ruffolo analizzerà le implicazioni legali dell’intelligenza artificiale generativa nel settore sanitario, mentre l’Ing. Guido Putignano offrirà una prospettiva internazionale sul biotech e sull’IA. Chiuderà l’evento Jonathan Mapelli, docente di fisiologia, che presenterà le applicazioni dei gemelli digitali nella medicina e nella ricerca biomedica.
Grazie alla partecipazione di esperti nazionali e internazionali, l’evento rappresenterà un’occasione unica per comprendere il futuro dell’IA e il suo impatto su ambiti disciplinari diversi ma complementari.
Francesco Alberto Comellini
Comitato Tecnico Scientifico
Osservatorio Permanente sulla Disabilità